Month: October 2019

TROPAEUM ALPIUM

IMG_20190512_150938
Tropaeum Augusti (photo: m.v.)

(M. Valentini) – Il Trofeo delle Alpi (Tropaeum Alpium) fu dedicato dal Senato e dal Popolo romano al princeps Caio Ottaviano Augusto, intorno al 6-7 a.C., per celebrare la sua vittoria sulle popolazioni delle Alpi che furono definitivamente assoggettate tra il 25 e il 14 a.C..

Il monumento si trova nel villaggio de La Turbie nell’attuale Francia, sopra il Principato di Monaco, ossia l’antica città di Monoikos, fondata dai coloni greci di Massalia (odierna Marseille/Marsiglia). Il territorio dove si erge il monumento passò alla Francia nel 1860 con l’annessione dell’allora Contea di Nizza.

Il Trofeo fu costruito lungo il tracciato della Via Iulia Augusta, fatta costruire da Augusto nel 13-12 a.C., dopo la conquista definitiva delle Alpi Marittime, come collegamento diretto verso la Gallia meridionale.

IMG_20190512_154004
La Turbie, Francia (photo: m.v.)

La Via Iulia Augusta iniziava nei pressi della città di Piacenza (antica Placentia) e attraversava le città di Tortona (Dertona), Acqui Terme (Aquae Statiellae), Vado Ligure (Vada Sabatia), Albenga (Albingaunum), Ventimiglia (Albintimilium) fino a Cimiez (Cemenelum, nell’attuale comune di Nizza), per poi probabilmente proseguire fino ad Arles (Arelate).

Il monumento fu parzialmente ricostruito nella prima parte del XX° secolo dall’architetto Jean Camille Formigé e da suo figlio Jules, mantenendo parte della trasformazione in fortezza d’epoca medievale. I lavori di ricostruzione furono finanziati dallo Stato Francese ma anche dal finanziere statunitense Edward Tuck. Il restauro fu fatto recuperando numerose parti del monumento originale che erano rovinate a terra o state utilizzate durante il XVIII° secolo come materiale da costruzione per l’edificazione di edifici dell’adiacente villaggio.

La lunga iscrizione sul mausoleo è stata ricostruita grazie alla citazione riportata nella Naturalis Historia (Lib. 3, 133) di Plinio:

Imp(eratori) Caesari Divi Filio Aug(usto) / Pont(ifici) Max(imo) Imp(eratori) XIIII Tr(ibunicia) Pot(estate) XVII. / Senatus Populusque Romanus, / quod eius ductu auspiciisque, gentes alpinae omnes quae a Mari Supero ad Inferum pertinebant, sub imperium P(opuli) R(omani) sunt redactae / gentes alpinae devictae Trumpilini, Camunni, Venostes, Vennonetes, Isarci, Breuni, Genaunes, Focunates / Vindelicorum gentes quattuor, Cosuanetes, Rucinates, Licates, Catenates, Ambisontes, Rugusci, Suanetes, Calucones / Brixenetes, Leponti, Uberi, Nantuates, Seduni, Varagri, Salassi, Acitavones, Medulli, Ucenni, Caturiges, Brigiani / Sogionti, Brodionti, Nemaloni, Edenates, Esubiani, Veamini, Gallitae, Triullatti, Ecdini / Vergunni, Egui, Turi, Nematuri, Oratelli, Nerusi, Velauni, Suetri.

I trofei originariamente erano costituiti semplicemente da pali di legno sui quali venivano appese le armi e le spoglie del nemico sconfitto. In seguito furono trasformati dai Romani in veri e propri monumenti in pietra che celebravano la potenza di Roma. Oltre il Trofeo di Augusto sulle Alpi, un altro esempio di questi trofei, che è pervenuto fino ai nostri giorni, è quello di Traiano costruito per celebrare la vittoria contro i Daci (Tropaeum Traiani), che si trova vicino al villaggio di Adamclisi nell’odierna Romania. Anche questo monumento è stato in gran parte ricostrutito nella seconda metà del XX° secolo.

Di seguito, alcune foto del Tropaeum Alpium:

Thermae Diocletiani

Thermae Diocletiani, Roma (photo: m.v)

The Thermae Diocletiani (Baths of Diocletian) were built from 298 to 306 CE in Rome. They occupied an area of about 130,000 sq.m..

The building works were started under the emperors Diocletianus and Maximianus (both named Augustii after the introduction, by Diocletianus himself, of the new governance model called “tetrarchy”) and, after their abdication, completed under Costantius “Chlorus” (father of Costantinus “the Great” and Augustus for the pars occidentalis of the Empire from 305 to 306 CE).

In the 16th century, under the reign of Pope Pius IV, within the ancient remains of the Thermae, Michelangelo Buonarroti, at the age of 86 years, started the construction of the Christian Church of “Santa Maria degli Angeli”.

In his original project, Michelangelo respected the shape and the volumes of the ancient Thermae. For instance, he preserved the eight red granite original Roman columns, which are 15 meters tall. After his death, the works were continued under the supervision of Jacopo Del Duca, nephew of that priest, Antonio, who convinced the Pope to start the building of the Church. Over time, the Church has been subject to several renovations until the 20th century.

Esedra
Piazza della Repubblica

Altogether, the archaelogical remains of the Thermae were deeply impacted along the centuries by reusing part of them (e.g.  as a convent or military station) or by other destructive interventions (e.g. road construction across the archaelogical area). For example,  the present-day Piazza della Repubblica (former Piazza dell’Esedra) was built on the place of the ancient “exedra” of the Thermae (the two semi-circular buildings follow the exedra‘s perimeter).

Nowadays, in the monumental quarters of the ancient Baths is situated the National Roman Museum.

Here below some pictures of the monumental Roman remains.

Interior of the Church of “Santa Maria degli Angeli”, two original Roman columns
Interior of the Church of “Santa Maria degli Angeli” at the Thermae Diocletiani